Luoghi e itinerari
Itinerari turistici
Nei dintorni delle Terme Luigiane puoi trovare numerose mete per brevi ma bellissime escursioni. Oltre Guardia Piemontese (8 km) e Acquappesa (5 km), sono interessanti, dal punto di vista artistico: San Marco Argentano (città normanna [25 km] con la Torre e i resti importanti dell’Abbazia Cistercense de La Matina); religioso: (Paola [16 km] e il Santuario di San Francesco); paesaggistico: Isola di Dino e Maratea (80 km) o la zona boscosa di Fagnano (18 km), con i due laghetti.
Qui di seguito descriviamo altri itinerari particolarmente suggestivi e interessanti.
Acquappesa
Nota fin dal 1700 per la sua bella spiaggia, la buon’aria e la coltura del baco da seta, Acquappesa conserva ancora oggi la sua vocazione turistica, con il borgo antico su in alto e la marina accogliente.
Il nome, evoluzione del latino Aqua pendens (acqua pendente), sta ad indicare le copiose sorgenti d’acqua che, in rivoli e cascatelle, un tempo scorrevano dalla rupe che domina il Paese.
Alcuni reperti archeologici risalenti al VI sec. a C. ne fanno supporre la fondazione ad opera di coloni Greci.
Guardia Piemontese
L’antico borgo arroccato sulla cima della montagna è stato costruito dalla minoranza etnica valdese: seguaci dal XII secolo dell’idea religiosa di Pietro VALDO, che predicava il Vangelo in povertà, da cui l’appellativo di “poveri lombardi”, i valdesi furono perseguitati per eresia. Profughi dalle valli alpine del Pellice, di Pinerolo e d’Angrogna, alcuni di essi raggiunsero nel 1345 la Calabria, stabilendosi in luoghi sicuri ed arroccati.
Tra questi, l’altura di GUARDIA, Lombarda fino al 1863 e poi PIEMONTESE, conserva con il borgo e i fieri “Guardioli” i più originali segni di allora nelle case, nei costumi, nelle usanze e soprattutto nella lingua “OCCITANA”, tutt’ora parlata.
E’ gradevole visitare il paese per la quiete, per il clima ed anche per i panorami. Interessante il Museo Etnico.
La Sila
Il Parco Nazionale della Sila è l’altipiano più noto ed esteso del’Italia meridionale, si sviluppa su una quota media è di 1400m s.l.m. con vette che raggiungono quasi 2000m (Botte Donato). Numerosi sono i laghi (Cecita, Arvo, Ampollino ed altri minori). I centri più importanti per le vacanze, sia estive che invernali, sono Camigliatello (75 km dalle Terme) e Lorica (90 km).
San Giovanni in Fiore (95 km) è da visitare per il ricco artigianato dei tessuti e orafo, ma soprattutto per la suggestiva Abbazia Florense (1220) dell’Abate Gioacchino “di spirito profetico dotato” (Dante). www.parcosila.it
Fiumefreddo Bruzio
Belvedere Marittimo
Il centro è composto da due parti: il borgo medievale, che sorge su una sporgenza rocciosa circa 150m sopra il livello del mare, e la marina turistica.
Diamante
La “città dei murales”, che si possono ammirare passeggiando per i vicoli, sorge al centro della Riviera dei Cedri in uno sperone roccioso incuneato nel mare cristallino. È sede del famoso “Festival del Peperoncino”.
Cirella
La piccola Isola di Cirella, oggi parco marino, è ricca di flora selvaggia e splendidi fondali. I ruderi dell’antico borgo, arroccati su un promontorio, offrono testimonianze di antiche civiltà. Dal parco archeologico Teatro dei Ruderi, sede di spettacoli estivi, il panorama è splendido.
Itinerario Bizantino
Interessante per le tracce del periodo del monachesimo orientale (VI-VIII sec.).
Se ne hanno le testimonianze: architettoniche con il Battistero di Santa Severina (125 km) e la Cattolica di Stilo (210 km); pittoriche con gli affreschi di Sotterra di Paola (12 km), musive a San Demetrio Corone (45 km) letterarie a Rossano (75 km) con il Codice Purpureo (il Vangelo di S. Marco e S. Matteo, prezioso libro con 188 fogli e 15 miniature di pergamena rossa con caratteri in oro ed argento).
Itinerario della Magna Grecia
Duemilacinquecento anni fa erano Città fiorenti: Sibari, Crotone, Locri, ricche di civiltà; oggi se ne ammira lo scenario archeologico: a Sibari (53 km) gli scavi imponenti di Parco del Cavallo e il Museo Archeologico; in riva al mare a Crotone (145 km) la colonna di Hera Lacinia; immersi in secolari uliveti, a Squillace (105 km), la Roccelletta e l’anfiteatro.
I musei sono ricchi di testimonianze di arti raffinatissime: per tutte “le pinakes” di Locri (185 km) ed i Bronzi di Riace nel Museo di Reggio Calabria (198 km).
Itinerario delle etnie
Il segno di popoli giunti in Calabria per diverse vicende si coglie: per gli Albanesi, a Lungro (64 km), loro capitale in Italia e sede del Vescovo Eparca di rito “greco-ortodosso”; per i Valdesi, a Guardia Piemontese (Terme Luigiane), dove si parla e si studia un dialetto gallo-provenzale “occitano” e si indossano i costumi tradizionali della Valle d’Angrogna; per i Grecanici, a Gallicianò, Condofuri, Bova (RC), (230 km).
In questi paesi si conserva ancor’oggi l’idioma ellenico; il glottologo Rolfs, definì “tesoro di vita” il loro “nobile linguaggio” .